Slow turismo: il turismo lento in Sardegna

Lo slow turismo è un nuovo modo di concepire il viaggio. Letteralmente si traduce in turismo lento. Sempre più persone si sono decise ad adottarlo, così da rilassarsi davvero e allo stesso tempo concedersi il tempo di ammirare quelle bellezze naturali e architettoniche che altrimenti si sarebbero perse.

Nel momento in cui decidete di aderire al concetto di turismo lento in Sardegna, significa che rinunciate ai fitti programmi che vi tengono tutte le giornate impegnate, orari fissati per fare le cose, visite accompagnate, etc. Lasciate molto più spazio all’improvvisazione, al godervi il viaggio in ogni suo dettaglio e dedicare alle cose che vi piacciono il giusto tempo.

Un altro vantaggio del low turismo è il suo essere sostenibile. Il viaggiatore diventa consapevole dell’ambiente che visita e apprende a rispettarlo. Ogni tappa di questo viaggio tiene in considerazione l’ambiente, per questo i mezzi maggiormente apprezzati per spostarsi sono il treno e la bicicletta. Mezzi non adatti al raggiungimento della Sardegna, ma ci sono altre valide alternative come vedremo nel paragrafo dedicato.

Itinerari slow in Sardegna

Alcuni consigli per un viaggio slow in Sardegna, per regalarvi una vacanza diversa dal solito alla scoperta di uno dei territori più belli d’Italia.

La Sardegna vi regala una diversità paesaggistica difficile da eguagliare, una piccola gemma nostrana amata un po’ in tutto il mondo. Potete rilassarvi in spiaggia, esplorare il territorio a piedi, in bicicletta o con in sella a un cavallo. Qui sotto le principali tappe da noi consigliate.

Visitare i nuraghi preistorici in bici

Un altro percorso di 45,8 km noto come Nuraghe su Mulinu, situato nella Sardegna centro-meridionale nel comune di Villanovafranca. Studiato per farvi attraversare alcuni dei luoghi più suggestivi dell’Isola.

Durante questo percorso alla riscoperta della storia sarda incontrerete l’omonimo sito archeologico, nonché una fortezza in pietra che risale al Bronzo Medio.

La caratteristica di questo luogo è quella di essere composto da vari tipi di costruzioni, tra cui il corridoio nuragico e le torri a falsa cupola, le quali risalgono all’età del bronzo e all’età del bronzo finale. Proprio all’interno di una di queste torri è stato scoperto il primo e unico esempio di altare nuragico risalente alla prima età del ferro, con una effigie della dea Luna.

Altipiano del Sarcidano

Un itinerario circolare di circa 71 km da percorrere in bici per scoprire il Sarcidano, subregione nonché altipiano del Sud della Sardegna. Preziosi i siti archeologici della civiltà nuragica, così come la Giara dei Gesturi, è qui dove potete ammirare uno degli ultimi habitat naturali dei cavalli selvaggi d’Europa.

La Giara dei Gesturi la potete visitare anche in sella e ogni stagione è buona per farlo, perché tutti i mesi dell’anno sanno offrivi uno spettacolo unico.

Santuario Santa Vittoria

Potete decidere di raggiungere il Santuario di Santa Vittoria in bici, il percorso è un po’ più intenso ma ne vale davvero la pena. Arrivate a un’altezza di 600 metri sopra il livello del mare, dalla quale potete godere della vista di tutti i territori sardi.

Questo percorso è lungo circa 10 km e vi permette di raggiungere il Santuario. Non perdetevi il Pozzo Nuragico che si trova vicino alla Capanna del Capo, il quale contribuisce a rendere l’ambientazione ancor più fiabesca.

Viaggio slow con il trenino verde

Il trenino verde è una locomotiva a vapore molto antica che vi permette di conoscere l’isola attraverso quattro itinerari. Un viaggio slow speciale e all’insegna della tranquillità che si sviluppa per 400 chilometri, ripercorrendo quasi ogni regione, passando per i luoghi montani e quelli costieri (scopri di più sul sito www.treninoverde.com). Il trenino verde vi permette di riscoprire la natura più selvaggia e allo stesso tempo meravigliosa della Sardegna.

I quattro itinerari sono:

Sardegna del Nord: da Sassari a Palau. Un percorso lungo la bellissima costa frastagliata e rocciosa della Sardegna.

Sadegna orientale: da Arbatax a Mandas, partite dal mare per arrivare poi al bellissimo passaggio montano.

Sardegna centrale: da Mandas a Laconi. La sua peculiarità è che si tratta del percorso più breve, circa 5 ore in totale di viaggio.

Sardegna occidentale: questa tratta ferroviaria va da Macomer a Bosa. Fatto al contrario vi permette di scegliere tra tre destinazioni. Cioè Nigolosu, Tinnura e Sindia.

Come arrivare in Sardegna

Potete arrivare in Sardegna sfruttando diversi mezzi di trasporto. Tutto sta in quella che preferite e vi permette di vivere al meglio questo viaggio slow.

Un viaggio lento di solito non prevede l’uso dell’aereo, però bisogna pur sempre considerare che avete bisogno di arrivarci in Sardegna e magari il tempo da trascorrere in terra sarda non è troppo. In questo caso l’aereo vi permette di raggiungere l’isola velocemente, scegliendo anche soluzioni low cost (vedi quali sono gli aeroporti).

La seconda opzione è di arrivare in Sardegna con il traghetto che potete prenotare dal sito https://it.netferry.com/traghetti/per/sardegna. I porti sardi sono collegati ai principali porti italiani, come quello di Civitavecchia, Palermo, Napoli, Piombino, Livorno, Genova e Trapani.

Il mezzo di trasporto che meglio si adatta all’idea di slow turismo è la barca a vela. In questo modo vi godete la traversata e sarà anche questo viaggio parte dell’avventura. Vi suggeriamo di rivolgervi a un’agenzia specializzata, in quanto ci vogliono permessi speciali e ovviamente saper condurre la barca a vela.

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