Le colline torinesi da Borgo Aje a Revigliasco

L’itinerario attraverso le colline torinesi che da Borgo Aje porta a Revigliasco si sviluppa nel bel mezzo di una natura e di un paesaggio accogliente e rilassante. Il sentiero segue tratti fatti di salite e discese, da percorrere a ritmo calmo e tranquillo, per meglio assaporare la bellezza dei luoghi.

Da Borgo Aie, un tempo zona paludosa che è stato uno dei primi luoghi di espansione della città di Torino fuori dalle mura, ci si muove sulla vecchia strada per Genova e si gira a sinistra in direzione della strada Revigliasco. Lo scenario naturale è composto da campi, prati, boschi e vigne che si alternano a molte costruzioni antiche, in particolare a splendide ville di origine settecentesca.

Il primo posto che si incontra è Testona, località un tempo importante per i traffici commerciali tra le zone dell’astigiano e del torinese. Oggi è una frazione di Moncalieri dove si può ammirare la chiesa di Santa Maria e poi proseguire percorrendo in salita strada San Michele. Il percorso si snoda in mezzo ad una natura fatta di vigne, coltivazioni e strade di ciottoli che portano alla scoperta di numerose ville di pregio.

Le ville

Le dimore storiche sono una parte integrante della collina torinese, e percorrendo a piedi i sentieri e i percorsi si svelano ai nostri occhi, incastonate come perle in mezzo alla bellissima natura del luogo. Sono oltre cento e rappresentano la memoria concreta di un passato che ha segnato un’epoca. Vennero costruite dai nobili ed erano le loro case estive, spesso circondate da parchi, tenute e vigne.

Tra le più importanti citiamo Villa Cardinala, proprio in strada San Michele, con accanto una cappella in stile barocco. Altre ville storiche sono Villa Cravanzana, Villa Verdina, Villa Lambda e Villa Santa Brigida, che nel XVI secolo fu un convento dei Cappuccini. Quasi sempre edificate su dorsali e poggi, erano il simbolo della corte sabauda e del suo potere ma rappresentavano anche un fattore economico di non poco conto.

Queste grande ville erano quasi sempre al centro di un complesso produttivo fatto di vigneti, campi coltivati ed orti. Un’escursione sulla collina di Moncalieri vi farà conoscere molte altre ville storiche come Villa Cantamerla, Villa Ropolo, Villa Bogino, Villa Barolo, dove visse anche Silvio Pellico, Villa Mayor e Villa Canzio.

Le colline torinesi si possono percorrere in lungo e in largo seguendo sentieri e diramazioni che rivelano poi angoli nascosti davvero stupefacenti. Ad esempio da Testona si può arrivare a Castelvecchio attraverso strada San Michele, un bellissimo itinerario sulla collina di Moncalieri. Nella prima parte di questo percorso, abbastanza vicino al castello, si può ammirare la Villa Mirafiori.

Castelvecchio è situata in un punto della collina che guarda verso le Alpi Occidentali, molto panoramico. Proseguendo in salita sulla stessa strada si può arrivare fino al Colle della Maddalena.  Il percorso può proseguire arrivando fino alla cappella della Madonna della Neve e al Rocciamelone godendo di una magnifica vista sulla campagna torinese in uno dei posti più isolati e tranquilli delle colline sabaude.

Il nostro itinerario però ci porterà a Revigliasco, per cui tornando indietro riprendiamo strada Revigliasco e nei dintorni della chiesa di Santa Maria di Testona incontreremo altre due cappelle: al bivio con la strada Loreto sorge l’omonima chiesetta e poco oltre sulla sinistra si trova la cappella di San Bartolomeo. Qui c’è anche una fonte di acqua solforosa, detta l’acqua marsa. Proseguendo il percorso, immergendosi in un paesaggio naturale piacevole e rilassante, si giunge poi a Revigliasco.

Revigliasco

Revigliasco sorge su un’altura tra Torino e Chieri, e proprio la sua posizione tra le due città la rese importante dal punto di vista economico e politico, a partire dal XIII secolo.

Un tempo non troppo lontano era una vera e propria meta di villeggiatura delle famiglie nobili del capoluogo. Detta anche la riviera di Torino grazie al suo clima mite e alla sua esposizione, Revigliasco era circondata da campagna, boschi, coltivazioni e pascoli. Ancora oggi come ieri la sua vocazione agricola è molto sviluppata. In passato si coltivavano prevalentemente vigne e cereali, oggi i terreni sono destinati a floricoltura e orticoltura e sono presenti molte realtà agricole con serre, orti, vivai e giardini.

Di grande interesse storico-culturale la chiesa di San Martino, risalente al Seicento e il castello, di origine medievale, oggi proprietà del comune di Moncalieri. La parrocchiale, alla quale si giunge percorrendo una scalinata in pietra, ha al suo interno un magnifico trittico risalente al Cinquecento. A metà giornata ci si può fermare per il pranzo al ristorante Cà Mentin dello chef Enzo Gola, dove vengono proposti grandi classici del territorio, continuando a godere del bel panorama che si può osservare da questo punto della collina torinese.

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